NOTE DI REGIA
Le liriche di Leopardi sono conosciute ovunque ed esercitano un fascino fortissimo, soprattutto tra i giovani: in esse rivivono lo stesso dramma di ansietà e di sconforto della loro età, l’aspirazione a un mondo ideale, fatto di amore e di felicità, nonché il turbamento sfiduciato in cui si cade quando gli ideali vagheggiati e sognati si sfaldano e crollano a contatto con la realtà. Giacomo è il poeta dei giovani di tutte le età: nello zaino dei combattenti del ’48, per la libertà e l’indipendenza d’Italia, vi si trovava sovente una copia dei Canti. Egli non abbatte, né deprime l’animo, ma insegna ad accettare la vita e a sopportare virilmente il dolore.
L’intento di questo omaggio a Leopardi è condensato nel titolo “Giacomo, odorata ginestra”, in riferimento alla poesia dedicata a questo fiore, che occupa, come testamento spirituale, l’ultimo posto dei “Canti”: l’odorata ginestra abbellisce l’arida realtà, è gentile e dignitosa di fronte alla minaccia della lava e consola lo squallore del deserto con il suo profumo.
La nostra lettura si snoderà tra gli scritti più noti e meno noti: uno spettacolo che non vuole essere celebrativo, ma un’immersione nei temi più cari e nelle riflessioni di un poeta cruciale ed ineguagliabile, uno dei più amati della nostra letteratura.
Michele Di Martino
Qui su l'arida schiena
del formidabil monte […]
tuoi cespi solitari intorno spargi,
odorata ginestra
contenta dei deserti.