1974
Compagnia Teatro Stabile dell'Aquila
CIRANO
Autore Edmond Rostand
Regia di Marco Gagliardo
Scene e costumi di Mauro Lombardi
Interpreti Antonio Francioni (Cirano), P. Poiret, Pamela Villoresi (Rossana), Pierluigi Pagano (testimone muto in scena)
Il "Cyrano" di Rostand, commedia in cinque atti, fu rappresentato per la prima volta il 28 dicembre di quello stesso 1897 al Théàtre de la Porte-Sain-Martin di Parigi, avendo come protagonista un celebre attore del tempo, Coquelin Aîné, lo stesso che glielo aveva commissionato. Rostand lo scrisse a cinque anni di distanza dalla clamorosa bocciatura, avvenuta appunto nel 1892, di un suo precedente (e primo in assoluto) lavoro in versi, "Le deux Pierrots", espressamente scritto per la Comédie-Française.
Grazie all'eccezionale trionfo di pubblico e critica che salutò questo dramma post-romantico - vera e propria summa delle potenzialità espressive nella sfera dei sentimenti e delle passioni umane - Rostand (anch'egli attore a sua volta, sebbene di scarso successo) venne poi insignito della Legion d'onore ed eletto membro dell'Académie Française.
Trama
Cyrano de Bergerac (conosciuto in Italia anche come Cirano di Bergerac) è uno scontroso spadaccino dal lunghissimo naso, scrittore e poeta in bolletta dall'irresistibile vitalità. Leggendaria la sua abilità con la spada, almeno quanto la sua passione per la poesia e per i giochi di parole, con i quali ama mettere in ridicolo i suoi nemici, sempre più numerosi grazie al suo carattere poco incline al compromesso e al suo disprezzo verso potenti e prepotenti.
Spaventoso e inarrestabile con una spada in mano, egli, però, nutre segretamente un candido ed impossibile amore per la bella Rossana, sua cugina.
Quando però sta per rivelarsi alla sua amata, viene a scoprire che lei è innamorata di Cristiano, un giovane cadetto, bello ma non molto intelligente. Cirano decide allora di allearsi con lui per fargli conquistare proprio il cuore di Rossana, e si improvvisa così "suggeritore" per l'altrui passione, scrivendo lettere e poesie per conto dell'amico, ma covando comunque dentro di sé l'amore per la cugina.
Cristiano riesce infine a conquistare la sua amata, ma l'unione tra i due giovani è osteggiata dal potente di turno, De Guiche, invaghitosi della bella. La guerra costituisce dunque una perfetta occasione per allontanare i due innamorati: Cristiano e Cirano finiranno insieme al fronte, con la loro compagnia di cadetti...
Sfortunatamente Cristiano muore e Rossana decide di ritirarsi in convento.
Solo al termine della propria vita, trascorsi molti anni, Cirano, seppur involontariamente, confesserà all'amata il suo sentimento, ma quando lei ricambierà sarà ormai troppo tardi.