Massimo Ghini e Christian De sica cominceranno a girare ai primi di aprile Amici miei .. come tutto ebbe inizio, un prequel della fortunata serie di Amici miei ambientato niente meno che nella Firenze dei Medici, nel '400 come dice il titolo.
Il progetto era nell'aria da tempo ma solo ora, al festival della commedia di Montecarlo dove siedono entrambi in giuria, i due attori hanno dato concretezza alla voci che si rincorrevano da anni. Christian sarà Paolo, un aristocratico al seguito del Pontefice, mentre Ghini sarà Jacopo, un nobile spiantato.
Del cast fanno parte anche Giorgio Panariello, Paolo Hendel, Michele Placido Carlo Monni e il ‘toscanissimo’ Massimo Ceccherini. Tra le donne ci saranno Pamela Villoresi e Alessandra Acciai. Le riprese si volgeranno per la maggior parte in studio a Cinecittà, dove lo scenografo Francesco Frigeri ricostruirà una grande piazza, e poi in esterni tra Volterra, Pistoia e Firenze. La regia è di Neri Parenti, produce Aurelio De Laurentiis. «È il sogno nel cassetto di Neri» dice De Sica: «voleva fare un film diverso da quelli di Natale, che sono più al servizio del comico che della storia, drammaturgicamente leggeri. Qui invece c'è una una sceneggiatura solida, scritta da Piero De Bernardi con Fausto Brizzi, Marco Martani e lo stesso Parenti. L'idea, è quella di raccontare i progenitori di Amici miei, gli antenati di quei cinquantenni che a Firenze si divertivano a fare le 'zingaratè. Una delle ragioni per cui l'hanno ambientato nel 400 è che gli scherzi nel mondo di oggi dovrebbero essere troppo crudeli e feroci e gli schiaffi alla stazione provocherebbero risse violente. E poi c'era la necessità di prendere le distanze, almeno temporali, da un'eredità pesante come quella lasciata dai registi degli altri film della serie: Germi, Monicelli, Loy». «La formula è sempre la stessa» continua Ghini: «cinque uomini maturi si illudono di giocare con la morte, non vogliono arrendersi al passare degli anni e mantegono uno spirito da ragazzini. Questo tipo di storia si è ripetuto nel tempo e ambientarla nel passato è un modo per giocare ancora. Tutto questo, poi, portato nella Firenze del Quattrocento, con una serie di riferimenti a personaggi storici reali come i Medici e il Papa mi fa venir da ridere solo a pensarci. Ma chi vorrà trovare delle somiglianze con i protagonisti dei film precedenti rimarrà deluso, il mio personaggio o quello di Christian non sono identificabili nè con Tognazzi, nè con Noiret, nè con nessun altro».