NOTE DI REGIA
August Strindberg scoprì ancora piccolissimo le fiabe che gli dettero “la certezza dell’esistenza di un altro mondo, dominato dall’amore”, mondo che gli fece “trovare più amara la vita quotidiana di povertà e umiliazione”.
La ricerca dell’amore e degli alti ideali gli procurò infatti non pochi guai, tra cui un lungo esilio e una vita grama piena di debiti.
Dal naufragio di due matrimoni e dal peso di una psiche tormantata, August Strindberg riuscì comunque a riemerge proprio grazie alla conquista di “un’altra dimensione”, di una personale concezione religiosa. E una nuova sensibilità mistico - visionaria lo ha guidato, dominando le opere principali degli ultimi anni, fino alla malattia e alla sua morte.
Questo spettacolo si prefigge l’utopistico scopo di riuscire a cavalcare per un po’ la sua anima selvaggia verso “l’altro mondo” dominato dall’amore, fino a che la sua altezza e impetuosità non ci disarcioneranno inevitabilmente.
Pamela Villoresi
Dai fuochi una colomba
su lucenti ali è volata
fugace come il tuo giuramento –
in una pioggia di rose, dolcezza mia.
August Strindberg