NOTE DI REGIA
“Niente si addice di più alla parola se non la temperatura del fuoco”.
Tutta l’opera di Mario Luzi è volta a lottare con la “parola” e la poesia contro “l’inquinamento del pensiero e della coscienza.
Questo “fuoco” lo ha accompagnato sempre fin dai primi anni del liceo in cui scrisse le sue prime poesie e lo ha guidato nelle tappe più importanti della sua vita: la riscoperta dell’essere cristiano, lo schierarsi contro il male e contro la guerra - “C’erano anni in cui non vi era più niente di certo, si venne a conoscenza dei campi di concentramento degli ebrei… erano fatti che sfuggivano ad ogni possibilità di comprensione, l’uomo si accaniva sull’uomo, un universo esplodeva dentro se stesso”.
E il dopoguerra, il commiato dai morti, la vita che ricomincia e gli stimoli che arrivano dall’estero, quelli del passato e quelli dell’amore. “Amore universale che allarga l’orizzonte dell’umano e quindi del mondo”, ma anche amore passionale, amore per la donna, a simbolo di colei che scongiura l’afasia.
Per mano delle sue poesie attraversiamo la sua opera, il suo pensiero; penetriamo in un mondo di sintesi e di armonia.