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1986
Compagnia di Teatro Popolare di Roma
LA FIACCOLA SOTTO IL MOGGIO
Autore Gabriele D’Annunzio
Riduzione teatrale di Annibale Ruccello
Regia di Piero Maccarinelli
Scene di Francesco Autiero
Costumi di Annalisa Giacci
Musiche di Carlo De Nonno
Interpreti Pamela Villoresi (Gigliola), Adriana Innocenti (Angizia), Elena Zareschi (Aldegrina), Dora Romano (Serva), Francesca Tardella (Serva)
Prima rappresentazione Roma, Teatro Quirino, 4 novembre 1986
“Ed eccoci alla “Fiaccola”: al tentativo di calare il mito nella tragedia borghese e rendere, per questa via, possibile il tragico-borghese.” (G. Davico Bonino)
Da questa osservazione critica nasce il lavoro impostato su “ La fiaccola sotto il moggio”: grande tragedia impossibile.
Il grande “tema” della “Fiaccola” è lo scontro fra due concezioni di vita: quella di Gigliola e quella di Angizia, tutti gli altri personaggi agiscono in funzione di questo scontro, quasi vengono agiti. Angizia è la femminilità suscitatrice di disordine a cui si contrappone l’asse matriarcale di cui Gigliola è l’ultima rappresentatrice.
Ma al grande “tema” della lotta tra Angizia e Gigliola si uniscono altri “temi”: la disputa attorno all’asse ereditario (Bertrando - Tibaldo) e al tema “lirico” (Simonetto - il Serparo).
In questo alternarsi tra tragedia, dramma simbolista e dramma verista ci è nata prepotentemente la voglia di Melodramma.
Ed ecco il valore della riduzione di Annibale Ruccello e delle musiche di Carlo de Nonno, l’impostazione scenografica di Francesco Autiero e i costumi di Annalisa Giacci.
E’ un primo ottocento aristocratico di provincia, e nulla dell’agreste è rimasto nella nostra “Fiaccola”.
“Certo questo dramma segna un preciso punto di svolta nell’itinerario teatrale di D’Annunzio.” Piero Maccarinelli
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